29-09-2016
Massimo Bottura e Lara Gilmore con Franco, Arturo e Cristina Ziliani, ossia la famiglia della Guido Berlucchi, cantina franciacortina protagonista - proprio come Bottura e altri grandi chef, di Identità Chicago e Identità New York, i due congressi al via
Tutto pronto per le prossime edizioni di Identità Chicago e New York 2016 e conferma assoluta per la bollicina ufficiale dell’ evento: Franciacorta Berlucchi ’61. E' stato questo un anno fondamentale per la casa vinicola di Borgonato. Proprio 55 anni fa, nel 1961, furono prodotte le prime tremila bottiglie di metodo classico. Il dottor Ziliani creò il suo “Pinot di Franciacorta” con l’intuizione geniale di far apporre in etichetta, per la prima volta, il toponimo Franciacorta. Oggi i figli Arturo, Paolo e Cristina creano, commercializzano e diffondono nel mondo la cultura delle proprie bollicine con tanta passione e se la Guido Berlucchi ha creato dal nulla la categoria Franciacorta, scegliere di chiamare quel primo vino, nel 1961, con una denominazione territoriale e non con un brand aziendale specifico, ha consentito di creare una collezione di vini che attestano una tradizione che si rinnova.
Nature ’61 2009 - Pas Dosé di Berlucchi sarà abbinato, in una cena speciale a New York, all’ antipasto di Massimo Bottura Una Lenticchia meglio del caviale,
A Identità Chicago e New York saranno serviti i Franciacorta Berlucchi ’61 nelle versioni Brut e Rosé con una novità assoluta, solo ed esclusivamente per la cena Dine Around del 6 ottobre presso Eataly New York, a due passi dal famoso Flatiron di Manhattan: Nature ’61 2009 - Pas Dosé. L’abbinamento sarà sull’ antipasto di Massimo Bottura Una Lenticchia meglio del caviale, un gioco per le papille gustative di rara emozione visto che le lenticchie nere assumeranno, sul ghiaccio, la forma e il sapore del caviale con panna acida e aneto.
Berlucchi ’61 Nature
Berlucchi ’61 Nature è nato nel 2009, figlio di una vendemmia fortunata proprio per incarnare la più candida espressione del territorio esaltandone l’anima. Come sostiene Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose: «Gli chef di tutto il mondo, innanzitutto quelli italiani, non sono solo più ambasciatori di bontà e qualità ma di sostenibilità, buone pratiche e nuove tecniche». Certo anche i grandi produttori di bollicine, come la famiglia Ziliani, che porterà da Chicago a Manhattan un’eccellenza enologica del nostro Paese.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione