21-04-2016

Bordeaux 2015: tante emozioni

Châteaux e grandi vini protagonisti a Bordeaux. Una città che si rinnova con il progetto Citè du Vin

La nuova e bellissima Citè du Vin di Bordeaux, tu

La nuova e bellissima Citè du Vin di Bordeaux, tutta dedicata alla cultura del vino

La città di Bordeaux viene da quasi tutti subito associata al vino, è un riferimento importante per l’enologia mondiale, poiché vi si produce vino di qualità da oltre 300 anni. E’ una città moderna, patrimonio mondiale del Unesco dal 2007, città portuale dell’Aquitania, con fiumi e verde che fanno della regione un posto fiabesco, caratterizzato inoltre da una rinascita gastronomica.

Non a caso proprio il New York Times l’ha classificata come la meta imperdibile da visitare e un certo Robuchon è in procinto di aprire una pasticceria nel centro storico in società con l’imprenditore del vino Bernard Magrez

I primi di giugno a Bordeaux s’inaugurerà La Citè du Vin: un palazzo di legno e materiali naturali opera dello studio Xtu di Parigi che sarà dedicato alla cultura del vino, con una sala lettura con 1.200 testi incentrati su questo argomento. Un viaggio virtuale, sensoriale, didattico, universale che culminerà in degustazioni inedite.

Ma c'è già stato fermento in bordolese anche poche settimane fa. L’Union des Grands Crus de Bordeaux, associazione che raggruppa i più importanti Grand Cru della regione, ha deciso di modificare, dopo molti anni, la sua classica settimana delle “anteprime”. Ogni singolo Château aveva il dovere di programmare visite e inviti a importatori distinte da quelle per la stampa specializzata offrendo, en primeur, una degustazione del millesimo 2015: un’annata magistrale in tutta la regione.  

L'aver preferito una due giorni di tasting in una location alternativa come il nuovo stadio Matmut-Atlantique, ha però generato polemiche. L’altra novità assoluta era di abbandonare le degustazioni alla cieca, dichiarare l’etichetta, proporre una media di 25 vini per batteria con l’eroica possibilità di bere tutte le appellations del 2015 in una mattinata o poco più. 

Olivier Bernard

Olivier Bernard

Ha dichiarato il Presidente di UGC, Olivier Bernard a Château Guiraud (Bernard è proprietario di Domaine de Chevalier a Pessac-Léognan e comproprietario di Guiraud in Sauternes): «Dobbiamo permettere a chi dovrà acquistare e rivendere i nostri vini, e a tutti i critici, di assaggiare in maniera ottimale i vini. Serve a tutti, vini inclusi, maggiore tranquillità: il rumore e la fretta non giovano a nessuno».
 
Il 2015 è un millesimo importante per tutte le appelations, bacca bianca e rossa. Spicca un Merlot stellare, specie quando declinato a Pomerol: un grande vino, elegante e con un frutto immediato. Saint- Emilion conferma una supremazia assoluta, fatta di vini austeri con note di lilla e lampone e tannini raffinati.

Château d'Yquem 2015

Château d'Yquem 2015

Notizia incredibile ma vera: per la prima volta nella storia di Cheval Blanc, il Saint-Emillion più famoso al mondo, oggi di proprietà di Monsieur Arnaud - LVMH e guidato da Pierre Lurton (anche direttore d’Yquem) non sarà prodotto il secondo vino Petit Cheval, ossia tutte le parcelle sono state utilizzate per il Premiere Grand Cru Classé, Cheval Blanc 2015 (55% Merlot e 45% Cabernet Franc).

Interessante la contemporanea manifestazione a casa dei coniugi Thunevin, famosi vignerons indipendenti, nel cuore di Saint-Emillion, dove, oltre ai loro vini di Chateau Valandraud e il discusso Bad Boy, hanno invitano grandi produttori da tutto il mondo per un’anteprima privata. Imperdibile il tasting di Pingus 2015, il vino mito Ribera del Duero creato dall’enologo danese Peter Sisseck, fondatore del Dominio Pingus e comproprietario con Silvio Denz (facoltoso imprenditore italo-svizzero) di Château Rocheyron a Saint-Emillion. Se l’anteprima ha queste premesse non ci resta che attendere l’evoluzione e tenere a mente questo grande millesimo. 


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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