05-08-2014
Il Pistacchio verde di Bronte, specialità Dop, è anche un presidio Slow Food presieduto da Nunzio Caudullo, 54 anni, titolare della Antonino Caudullo srl. Importante realtà dolciaria che utilizza il prelibato frutto è la Antichi Sapori dell’Etna, bella realtà dolciaria con un fatturato di 13 milioni di euro e fino a 130 dipendenti. Opera con tre marchi, Vincente, Pistì e Madero
Ci sono luoghi che riassumono in sé interi mondi. Così l’area etnea: la posizione geografica del vulcano, l’altitudine e la diversa incidenza dei raggi determinano differenze di temperature, umidità ed evoluzione dei suoli. Poi c’è lo Ionio all'origine di abbondanti piogge sul versante orientale. Insomma, si crea un mosaico con tessere differenti, vocate ad altrettante coltivazioni: limoni lungo la riviera, nespole e ciliegie a Est a quote basse, mele più in alto, vite sulla fascia nord-orientale, olivo sul versante nord-occidentale, fragola a Maletto... Poi, pistacchio a Bronte e nocciola a Linguaglossa; il primo celeberrimo, la seconda meno nota.
Lavorazione del Pistacchio verde di Bronte (Ct)
Ciò non toglie che, in termini di qualità, Bronte non abbia rivali rispetto alla concorrenza di internazionale. C’è addirittura chi ha creato un percorso museale per riconoscere già alla vista il pistacchio locale ed evitare contraffazioni: è la Antichi Sapori dell’Etna, bella realtà dolciaria con un fatturato di 13 milioni di euro e fino a 130 dipendenti, quando lavora a pieno ritmo. Opera con tre marchi, Vincente, Pistì e Madero, e rifornisce anche «grandi pasticceri, basti fare il nome di Luigi Biasetto», spiega Nino Marino, dirigente dell’azienda, che esporta il 30% della produzione: creme dolci, croccanti, torroni, biscotti, panettoni… Più piccola la realtà della Evergreen di Pietro Bonaccorso, aderente Slow Food (ma lo spaccio interno è consigliabile), mentre il miglior gelato è giudicato quello del bar Conti Gallenti, sul viale nobile.
Nino Berizia, 58 anni, dietro alla vetrinetta de L'Alhambra, pasticceria di Linguaglossa (Catania) specializzata in prodotti con la pasta della locale prelibata nocciola (foto Passera)
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera