13-01-2018

Yoji Tokuyoshi news: gran menu e sede rinnovata

Lo chef giapponese a Milano squaderna nuovi piatti, prepara i prossimi lavori in corso e si fa affiancare da un food curator

Lingua & coda: uno dei nuovi piatti di Yoji Tokuyo

Lingua & coda: uno dei nuovi piatti di Yoji Tokuyoshi nel suo ristorante omonimo, a Milano (foto Tanio Liotta)

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata

Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale

Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato

Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi

Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza

Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato

Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass

Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella

Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi

Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto

Galleria fotografica






La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto

Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta

Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie

Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie









Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria

O' babà napoletano affogato nello Château d'Yquem 2006, «il babà me lo fornisce una signora che lo prepara da 40 anni»

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie









Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria









O' babà napoletano affogato nello Château d'Yquem 2006, «il babà me lo fornisce una signora che lo prepara da 40 anni»

Monte Rosa, evoluzione di un dessert che avevamo già assaggiato. La novità è la presenza - azzeccatissima - di meringhe al caffé che sembrano lastre sulle quali è impressa l'impronta di un fossile. Per il resto: gelato di patate arrosto, crema di mela cotogna, rapa rossa, pan di Spagna alle erbe aromatiche, crumble, schiuma di leon grass...

Sembra una follia, ma Yoji Tokuyoshi è (anche) una specie di Aimo Moroni contemporaneo, tanto per restare a Milano. Non nello stile e nei piatti, certo: non potrebbero essere più diversi. Nell’approccio alla materia prima, nella curiosità da esploratore dei giacimenti gastronomici del Paese. Solo che, a differenza di Aimo, lo fa con occhi - anzi, occhiali rigorosamente tondi - diversissimi: quegli che gli derivano dal passaporto nipponico, che è elemento di partenza per la sua japanese way, da coniugare però con la profonda esperienza formativa da Massimo Bottura e tutto quello che questo può voler dire.

In tal senso, Tokuyoshi – sul quale s’ascoltano i pareri più contrastanti. Noi, tanto per chiarire, lo stimiamo molto – è una gran risorsa per la tavola della Penisola: perché si dedica quasi a tempo pieno all’ascolto della nostra anima gastronomica, per riportarla, mutata, in una sua versione completamente personale, fusion o contaminata che si voglia dire. Strada impervia, ambiziosa e irta di difficoltà, che però non frenano lo chef, intento a ricercare la sua personale visione di cucina d’autore.

Uno scatto storico di Massimo Bottura e Yoji Tokuyoshi, quando il secondo era sous del primo all'Osteria Francescana

Uno scatto storico di Massimo Bottura e Yoji Tokuyoshi, quando il secondo era sous del primo all'Osteria Francescana

Che questo sia il percorso – chiaro nella sua mente – lo conferma quanto ci ha detto recentemente, al termine di una gran cena nel suo ristorante: «Presto mi avvarrò di un “food curator”. E’ un’idea nuova, credo per me necessaria: un cuoco che lavori per me e abbia un compito preciso, quello di battere la Penisola alla ricerca degli alimenti migliori, dei fornitori perfetti, dei prodotti quasi impossibili da trovare. Ecco la necessità di una figura specifica» che Yoji già sogna di mandare in Sicilia, in Sardegna, e poi via via nel resto della Penisola, che è uno scrigno di buono spesso in attesa ancora del suo Livingstone. «Tra qualche anno questa esperienza potrà diventare un libro». E che libro!

Arriva un cartone della pizza al tavolo...

Arriva un cartone della pizza al tavolo...

...che nasconde una finta pizza di riso soffiato

...che nasconde una finta pizza di riso soffiato

C’è concretezza e sogno, nei progetti di Tokuyoshi. Già racconta di come, tra aprile e maggio, ospiterà due pescatori direttamente dal Giappone, perché lui cucina, certo, ma è anche un osservatore delle differenze tra culture gastronomiche e un teorico del loro incontro. E poi di come, a luglio e agosto, girerà il mondo, in tanti ristoranti, per altrettanti eventi a quattro mani.

Tokuyoshi mentre prepara il babà

Tokuyoshi mentre prepara il babà

Il suo locale di via San Calocero rimarrà chiuso, anzi sarà un cantiere aperto, per la verità: «Lo rifaremo completamente». Una grande cucina a vista ne diverrà il cuore, sarà al centro dello spazio, dove oggi ci sono le postazioni dedicate all’impiattamento e alle preparazioni fredde; attorno, tanti sgabelli per mangiare al bancone, con vista sui fornelli, quindi i tavoli veri e propri, disposti come fossero due “L” che si toccano sul lato lungo. Lo spazio intero si allungherà e si allargherà, alla fine verranno ricavati circa 10 coperti in più inglobando nuovi metri quadrati sul lato dell’attuale entrata; la quale, peraltro, verrà spostata all’estremità opposta. «Rimarrà il verde come colore distintivo. E’ il mio preferito, lo tengo».

Tiene anche alcune intuizioni che ormai caratterizzano i pasti da lui: i brodi, spesso vegetali, in accompagnamento alle portate; l’estetica dei piatti spesso monocroma ed estremamente curata, come per quello nella foto d’apertura di questo articolo, Lingua & coda. Vi aggiunge una maggiore struttura, che rimanda alla sedimentazione dell’azzardo iniziale: il “puro stile Tokuyoshi” del quale avevamo parlato poco più di un anno fa si fa largo, convincente. (La nostra cena nella fotogallery. Gli scatti sono di Tanio Liotta).

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata

Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale

Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato

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Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato

Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi

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Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi

Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza

Galleria fotografica






La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza

Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato

Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass

Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella

Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi

Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto

Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta

Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie

Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie









Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria

O' babà napoletano affogato nello Château d'Yquem 2006, «il babà me lo fornisce una signora che lo prepara da 40 anni»

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La degustazione da Tokuyoshi inizia con Lacrime di verdura, un brodo mottainai, espressione giapponese che sta più o meno per "che spreco!". Viene realizzato utilizzando gli scarti di cucina delle verdure, fatte infondere per 48 ore, ed è squisito. Primo assaggio - le foto sono di Tanio Liotta - è la Crostatina di melanzane alla parmigiana, dolce-salata









Pianta & radici, ossia uno scampo cotto in tempura al carbone vegetale









Cannolo siciliano ripieno di baccalà mantecato









Pizza Anna, ossia una versione leggera della capricciosa, da condividere: la base è di riso soffiato, poi salsa di pomodoro, cialde di Parmigiano, prosciutto cotto, mortadella, capperi, acciughe e carciofi fritti. Si accompagna con brodo di capperi









Tanti cilindri: capesante, radici, ricci bretoni, plancton, cavolo nero, carota, ciliegie, pesca, rapanello, foglie di nasturzio, succo di fermentazione delle carote... Grandissimo piatto, di estrema raffinatezza









Da leccarsi le dita: squisita cotoletta di anguilla impanata nel panko, sale giapponese di Amakusa (assai minerale), pepe. Si intinge in una salsa furikake di brodi di pesce e di cappone con pepe di Makuaw, da Taiwan, molto agrumato









Ci si pulisce il palato con ginger beer al lemon grass









Tagliatelle, lardo di wagyu di Kyoto, foglia di pomodoro: tagliatelle fatte in casa con un lardo ottenuto da manzo giapponese affinato da Tokuyoshi secondo la tradizione italiana e stagionato 2 mesi, poi bergamotto e Parmigiano. In abbinamento brodo Via Emilia, di cappone, crosta di Parmigiano, prosciutto e mortadella









Lingua & coda: lingua vaccina e coda di rospo, conditi con salse dei rispettivi ristretti, il secondo anche con acqua di pomodoro, poi cime di rapa e brodo di capperi









Filetto di daino di Zivieri, purea di patate viola, porri, tartufo nero dell'Appennino. La carne è glassata con lo stesso brodo mottainai passato col teriaki. In abbinamento un brodo di frutti rossi e rape rosse. Gran piatto









Germano reale con la sua civet, foglie di rabarbaro, asparago di mare e riso croccante allo zafferano (quello rimasto croccante in padella). Delizia assoluta









Il fegatino del germano reale su chips croccante e salsa civet. In abbinamento, brodo di lenticchie









Gelatina di Zibibbo, granita di mandorla pizzuta, aceto di Serragghia bianco prodotto da Gabrio Bini a Pantelleria









O' babà napoletano affogato nello Château d'Yquem 2006, «il babà me lo fornisce una signora che lo prepara da 40 anni»

Monte Rosa, evoluzione di un dessert che avevamo già assaggiato. La novità è la presenza - azzeccatissima - di meringhe al caffé che sembrano lastre sulle quali è impressa l'impronta di un fossile. Per il resto: gelato di patate arrosto, crema di mela cotogna, rapa rossa, pan di Spagna alle erbe aromatiche, crumble, schiuma di leon grass...


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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