17-01-2017

Biafora-Rossi: la Sila e l'Aspromonte arrivano a Identità Milano

La Calabria come meta food? Al congresso ci saranno quattro chef: con Abbruzzino e Ceraudo anche i due "di montagna"

Antonio Biafora e Nino Rossi: saranno i protagonis

Antonio Biafora e Nino Rossi: saranno i protagonisti a Identità Milano di una lezione all'interno di Identità di Montagna, racconteranno rispettivamente la Sila e l'Aspromonte, lunedì 6 marzo, qui il programma

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso

Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta

«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata

Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione

Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»

Trota silana, pesca, liquirizia e menta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta

Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto

Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto

Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine

Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito

Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta

Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut

Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato

Macarons finali

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali

E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata

Alice fritta, chutney di cipolle

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle

Créme brulée alla 'nduja

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja

Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche

Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno

Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida

Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo

Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico

Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante

Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta

Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta









Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze

Millefoglie di vaniglia, gelato ai capperi e bergamotto

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta









Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze









Millefoglie di vaniglia, gelato ai capperi e bergamotto

Mousse al cioccolato bianco, ciliegie, meringa bruciata, gelato di arachidi salate e wasabi

Ora l’ha detto anche il New York Times, ripreso praticamente da tutta la stampa nostrana, specializzata e non: la Calabria è la meta food del 2017, tra le 52 selezionate dall’autorevole quotidiano. “Alcuni dei migliori pasti in Italia non si trovano a Roma o in Toscana, ma dalla regione meridionale della Calabria. La punta dello stivale d'Italia si sta facendo un nome per il cibo e il vino, sull’onda della crescita di locali come il ristorante Dattilo, il Ruris a Isola Capo Rizzuto e l’Antonio Abbruzzino a Catanzaro”.

Identità Golose ha registrato questa evoluzione da tempo, basti pensare ai reportage di Gabriele Zanatta nel 2015 (Pietramare quant'è buono, Tutto il talento di Luca Abbruzzino e Ceraudo, leone del Sud) e a quelli quest’anno (Storia di chef e pescatori di Giuseppe Gatto e Michele Rizzo, Abbruzzino's story con assaggi, ma anche Il giovane Sud che cresce e l’articolo su uno dei padri della ristorazione locale, Enzo Barbieri) vergati invece dal sottoscritto, che ha poi collocato un piatto, di Luca Abbruzzino, all’interno del proprio menu perfetto del 2016, dove anche una creazione di Antonio Biafora è stata in lizza. La prossima Identità Milano, dal 4 al 6 marzo, sarà lo specchio fedele di questa incredibile evoluzione: quattro gli chef dalla punta dello Stivale – senza contare peraltro Matteo Aloe sul palco di Identità Naturali: lui è calabrese ma lavora al Nord Italia, e a Londra - presenti, per altrettante lezioni: doppia Caterina Ceraudo per Identità di Champagne e La Nuova Cucina Italia, sezione che sarà aperta invece proprio da Luca Abbruzzino – la cui famiglia è stata peraltro premiata dalla Guida Identità Golose 2017. Poi il duo composto da Antonio Biafora e Nino Rossi a raccontare, a Identità di Montagna, una Calabria del gusto meno scontata, rispettivamente la Sila e l’Aspromonte, dove si trovano i loro ristoranti. Tanta roba.

Foto di gruppo dei giovani chef calabresi di Cooking Soon: da sinistra Gennaro Di Pace, Antonio Biafora, Emanuele Stringaro, Emanuele Lecce, Caterina Ceraudo, Luca Abbruzzino, Nino Rossi, Bruno Tassone

Foto di gruppo dei giovani chef calabresi di Cooking Soon: da sinistra Gennaro Di Pace, Antonio Biafora, Emanuele Stringaro, Emanuele Lecce, Caterina Ceraudo, Luca Abbruzzino, Nino Rossi, Bruno Tassone

Cooking Soon, promosso da Giovanni Gagliardi di Vinocalabrese.it e dalla giornalista e videomaker Manuela Laiacona, è il progetto che mette insieme tutte queste fresche energie della cucina calabrese: «Crediamo nel motto “l’unione fa la forza” e per questo abbiamo deciso di formare una squadra con la mission di esportare un nuovo modello di promozione gastronomica. Vogliamo rappresentare una rivoluzione in fermento che si alimenta di creatività e fa sistema con i piccoli produttori, che guarda al futuro con fiducia e mira a raccontare al mondo tutto il buono che questa regione sa produrre. Spetta a noi ragazzi portare avanti la cultura e la storia. Condividere lo stesso sogno diventa allora inevitabile. Farlo assaggiare e conoscere il nostro dovere».

Tra i giovani alfieri di questa rinascita sono appunto Biafora e Rossi, che come detto saranno sul palco d’Identità insieme. Di quest’ultimo e del sua Qafiz a Santa Cristina d'Aspromonte abbiamo parlato recentemente (leggi L'Aspromonte prende il volo), mentre del primo provvediamo ora. Bastano in fondo tre parole: intelligente, appassionato, equilibrato.

Cooking Soon esulta per il riconoscimento del New York Times

Cooking Soon esulta per il riconoscimento del New York Times

La sua è una vicenda che ha radici profonde: il Biafora di San Giovanni in Fiore ha compiuto 40 anni proprio nel giugno scorso, «mio nonno Antonio aveva un punto di ristoro qui vicino, poi staccava e veniva qui a costruire un muro, o i tavoli», spiega Antonio jr. Il senior era un po’ ristoratore, un po’ falegname, un po’ idraulico, un po’ muratore, mentre alla cucina pensava nonna Serafina, che sfamava gli operai della zona con piatti semplici, poi passava ad allevare gli animali («Io e mio fratello Luca siamo nati in mezzo ai conigli e ai maiali») e che tuttora cura l’orto.

Una storia di sudore e sacrifici: l’attuale ristorante-hotel Biafora, da un anno dotato anche di bella spa e vero e proprio godibilissimo resort, è stato costruito pezzo su pezzo, «le camere nel 1988 da papà Giuseppe, dall’inizio degli anni Duemila siamo arrivati anche noi a dargli man forte», ossia Antonio jr, classe 1985, e Luca, classe 1988, il primo in cucina e il secondo in sala. La loro forza, oltre al lavoro, è la Sila, una miniera d’oro gastronomica: «Abbiamo sempre tante erbe aromatiche, anche se il meglio cresce in primavera. Funghi quasi tutto l’anno. Un po’ di tartufo. Ci sono piccoli fornitori locali eccellenti: il latte di capra, per dire, ce lo porta un signore che abita a 200 metri».

I fratelli Antonio e Luca Biafora con Vittoria Nanula, che ora lavora a Parigi

I fratelli Antonio e Luca Biafora con Vittoria Nanula, che ora lavora a Parigi

Il Biafora fa il pienone soprattutto durante l’estate, quando in tanti vengono a San Giovanni in Fiore, 1.250 metri sul livello del mare, per sfuggire al caldo: «Lavoriamo tanto in quei mesi e investiamo i guadagni per migliorarci, abbiamo in organico un muratore e due addetti alla manutenzione», presto sarà rifatto anche il ristorante, «la parte gastronomica sarà più raccolta ed elegante, quattro tavoli più uno in cucina». Una continua voglia di crescere che è nel dna anche di Antonio, «fino a 25 anni ho fatto l’uomo di sala, poi ho pensato di voler dirigere il nostro albergo, ma mi mancava l’esperienza della cucina», così ecco la scuola all’Alma e il lavoro da Frank Rizzuti e Francesco Bracali, fino al ritorno, cinque anni fa. E dalla cucina non si è più mosso.

Ha cambiato il volto del ristorante, «noi proponevamo un menu fisso: antipasti di salumi, la storica minestra di mia nonna, poi lasagne e capretto. Io ho introdotto un altro stile: abbiamo perso clienti storici, soprattutto del Crotonese. Sono però arrivati i cosentini… Insomma si lavora, specie nei fine settimana e aiutandoci con gli eventi e le cerimonie», che da queste parti sono una tradizione sentita che aiuta, eccome. «Noi calabresi non conoscevamo la nostra terra», chiude lo chef. Ora la verrà a raccontare, con Nino Rossi, a Identità Milano. Mentre le foto di Tanio Liotta, ovviamente calabrese, narrano per immagini le cene che i due ci hanno preparato.

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso

Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta

«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata

Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione

Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»

Trota silana, pesca, liquirizia e menta

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Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta

Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto

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Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto

Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto

Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine

Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









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Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito

Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









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Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta

Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut

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«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









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Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut

Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato

Macarons finali

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«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









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Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali

E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata

Alice fritta, chutney di cipolle

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle

Créme brulée alla 'nduja

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja

Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche

Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno

Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida

Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo

Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico

Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante

Galleria fotografica






Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante

Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta

Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta









Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze

Millefoglie di vaniglia, gelato ai capperi e bergamotto

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Nella fotogallery di Tanio Liotta, le nostre due cene (risalgono a qualche mese fa, gli ingredienti non sono invernali) al Biafora di Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore (Cosenza) e al Qafiz di Nino Rossi a Santa Cristina d'Aspromonte (Reggio Calabria). Iniziamo con Biafora, notevolissima la sua capacità di raccontare il territorio richiamando la tradizione in termini moderni, con variazioni gustative continue e un uso intelligente dei contrasti. Qui Cervella d'agnello impanate con lamponi: si parte subito con coraggio, e il piatto è delizioso









Baccalà («Un pesce da silano»), pellicola di peperone crusco, acciuga, oliva e pelle fritta









«Il panino di mia nonna», con sopra la peperonata









Il pane del Biafora, una delle migliori proposte del 2016, per noi: la tradizionale pitta calabrese, un pane di castagne, che era quello dei poveri, duro, fatto con le castagne tostate, un po' di farina e il latte, e poi quello più classico, ma sempre da lievito madre, 48 ore di maturazione e 10 di lievitazione









Gambero crudo, zuppetta di melone e timo: «Al mercato di Crotone il gambero crudo era lo spuntino di mio nonno alle 4 di mattina, insieme alla pitta con il fegato di vitello»









Trota silana, pesca, liquirizia e menta









Tartare di coscia di podolica, anice selvatico, schiuma di birra e sedano, «l'anice selvatico cresce dalle nostre parti, l'ho scoperto l'anno scorso». Notevolissima anche la Lingua di podolica, kefir di capra e uva spina marinata all'aceto









Fusilli, aglio, olio, cicoria e lepre marinata nello zenzero: grandissimo piatto









Stroncatura (pasta tradizionale calabrese) con cipolla, la sua cenere, sardella, salsa di plancton con peperoncino ed extravergine









Cervo, lattuga marinata, kiwi e olio affumicato: squisito









Anguria osmotizzata con distillato di anice selvatico e menta









Biafora sa osare: Ghiacciolo allo xilitolo, cremoso di limone e pepe di Timut









Brownie al cioccolato, ribes, gelato al finocchietto selvatico e caramello salato









Macarons finali









E ora la cena al Qafiz di Nino Rossi, classe 1981, già con Niederkofler e Perbellini, forse il più esperto e strutturato tra i giovani chef calabresi (e con il sala la bravissima e cordiale Rossella Audino). Si parte con Lecca lecca di agnello e ciliegie, Tartelletta di pesce spada affumicato con maionese all'aglio, Terrina di coda con maionese affumicata









Alice fritta, chutney di cipolle









Créme brulée alla 'nduja









Battuta al coltello di podolica, semifreddo di provola ed erbe fresche









Finto taco con guacamole, cipolla di Tropea e ventresca di tonno









Polpo grigliato, terrina di maiale, tenerumi di zucchina e salsa acida









Riso, patate e cozze con pomodoro confit e clorifilla di prezzemolo









Mi son perso a Nerano... Raviolo di zucchina fritta, spuma di caciocavallo di bufala, pepe di Sechuan, basilico









Stroncatura, cipolla di Tropea leggermente affumicata, foglie di limone, alici di Sciacca e pane croccante









Carne alla pizzaiola: terrina di pomodoro, capperi, fiori d'origano, manzetta









Piccione, mousse di piparelli, tartufo del Pollino, salsa al Carpano, sedano in due consistenze









Millefoglie di vaniglia, gelato ai capperi e bergamotto

Mousse al cioccolato bianco, ciliegie, meringa bruciata, gelato di arachidi salate e wasabi


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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