26-11-2014

Piperismi

"Si mangia al tocco", l'agenda di irresistibili aforismi del cameriere Alessandro Pipero

Il profilo destro à la Hitchcock di Alessandro Pi

Il profilo destro à la Hitchcock di Alessandro Pipero.  L'immagine è un particolare di copertina di "Si mangia al tocco", agenda di appunti che raccoglie gli aforismi del patron e "cameriere" di Pipero al Rex, ristorante di Roma. E' pubblicata da Edizioni Estemporanee, costa 16 euro ed è acquistabile online

Alessandro Pipero è il «cameriere più conosciuto d’Italia». Un mestiere che rimane impresso a chi lo vede sgattaiolare felpato tra i tavoli di Pipero al Rex, una bomboniera di gran classe e di «sapori in relax» stretta all’improvviso tra le mura di un hotel anonimo, a due passi dalla stazione di Roma Termini.

E' un altro però il palcoscenico sul quale l’allievo più brillante di Antonello Colonna ha scolpito la sua relativa fama: facebook. Ogni volta che pubblica un “piperismo” – l’aforisma di Pipero, ormai un genere social-letterario - tipo La manica lunga bisogna saperla portare; la mezza manica bisogna saperla fare viene giù la sua community. È per questo che il ragazzo ha deciso di raccogliere anni di pensieri in un’agile agenda pubblicata da Edizione estemporanee, non un libro ma una raccolta di «Aforismi, battute, riflessioni, un taccuino utile per annotarsi appunti e ricette».

In copertina, sotto al suo profilo destro, disegnato da Alessandro Canu sul più celebre modello di Alfred Hitchcock, campeggia il titolo della pubblicazione: “Si mangia al tocco”. È un gioco di parole che esprime la duplice passione di Pipero: «Il cibo, perché mangiare al tocco in dialetto toscano significa ‘mangiare all’ora di pranzo’», ci racconta, «e le donne», una conferma che arriva lapidaria dalla stessa cover: A volte una forchetta è più erotica di un perizoma.

A scanso di equivoci, il gioco tra i due piaceri della carne è subito riaffermato dall’incipit: «Mi sono iscritto alla scuola alberghiera solo perché amo mangiare. Mai scelta fu più azzeccata. Questa professione mi ha cambiato la vita, il corpo, l’umore. Amo le donne: sono loro che mi danno agonismo e creatività ogni giorno. I miei piperismi nascono ogni giorno dopo aver mangiato e amato». E compare in formule divertenti perché sanno arrestarsi ben prima del pecoreccio. Ad esempio:

Il miglior contraccettivo del mondo? Ajo e ojo.

Meglio un tradimento che la carbonara scotta e fredda.

La lista nozze andrebbe fatta dentro a una salumeria.

Le costolette d’abbacchio panate, come le sigarette, le dovrebbero servire a numeri da 20 e fare anche la versione 100S come quelle lunghe.

A destra, Alessandro Pipero con Luciano Monosilio, chef di Pipero al Rex

A destra, Alessandro Pipero con Luciano Monosilio, chef di Pipero al Rex

Non esiste amicizia tra l’uomo e l’agnello.

Il rumore del guanciale che rosola in padella è come un notturno di Chopin.

Ma è quando l'autore si focalizza sul mestiere di maître e ristoratore che il piperismo raggiunge la sua efficacia massima:

La passione fa miracoli, l’euforia fa danni.

Il grande ristorante lo fanno i clienti.

Se sei sempre in movimento, il fondo non lo tocchi mai.

Il cliente è come le donne: bisogna farlo ridere.

La copertina integrale

La copertina integrale

La felicità è un lavoro, ecco perché c’è crisi.

Il tavolo a un cliente si trova sempre. Il ristoratore moderno deve fare come me: ogni 2 camerieri, assume un falegname.

Non bisogna studiare i colleghi, bisogna studiare il cliente.

Il futuro è solo per chi lo sa coniugare.

L’agenda si chiude coi puntini di sospensione perché il bello deve ancora venire. O forse perché Essere Pipero non è facile neanche per me.


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a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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