20-08-2014
Scrittrice, giornalista, cuoca, esperta di cibo. Stefania Aphel Barzini è una vera appassionata di cucina, ma è anche una grande narratrice di storie femminili. Queste due caratteristiche si incontrano nelle pagine del suo ultimo libro, edito da Mondadori, 248 pagine, €15.90
La storia inizia il 17 marzo del 1861. La nascita del Regno d'Italia, e i rintocchi delle campane che la celebrano, segnano la prima pagina di questo libro di Stefania Aphel Barzini, "Fornelli d'Italia". E' la storia del nostro paese quella che viene raccontata in questo volume, passata, filtrata, attraverso centocinquant'anni e molte, piccole e grandi, cuoche. Sono le donne, con le loro vite in cucina, a dare la cadenza alla narrazione, partendo, dalle primissime righe, da Marietta. Non sono personaggi del tutto inediti quelli che vengono presentati nel libro: qualcuno conoscerà infatti la storia di Marietta Sabatini, che nel 1878, a poco più di 17 anni, viene assunta a servizio da Pellegrino Artusi e si trasferisce con lui a Firenze. Se insomma "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", ossia il manuale culinario che più di ogni altro ha segnato la storia del nostro paese, è firmato da un uomo, Barzini ci racconta come l'Artusi fosse principalmente ricercatore e scrittore. E che «tocca allora a Marietta, appassionata cuoca, spignattare ai fornelli, provare e riprovare senza sosta le oltre cento ricette che faranno parte della prima edizione del libro, uscita nel 1891 senza grande successo e a spese dell'autore stesso». L'autrice ha già utilizzato nei suoi libri la cucina come chiave narrativa: i suoi precedenti titoli, il romanzo "L'ingrediente perduto" e il volume compilativo "La scrittrice cucinava qui. Gusti, ricordi e ricette di 10 grandi autrici", sono due opere in cui ritroviamo gli elementi fondanti anche di "Fornelli d'Italia". La passione per la gastronomia da una parte, l'attenzione per le storie e le figure femminili dall'altra.
L'autrice di "Fornelli d'Italia"
Il primo libro uscito con la firma di Petronilla, uno dei due pseudonimi utilizzati da Amalia Moretti Foggia della Rovere, giornalista e medico
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Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia