29-10-2013
Tipologie di gourmet, una delle tante illustrazioni che compaiono in "Pret-à-gourmet", il debutto per Mondadori del giornalista-illustratore Gianluca Biscalchin, con prefazione di Paolo Marchi. E' uno scanzonato viaggio nel mondo dell'alta cucina, da leggere d'un fiato
Prima di ogni altra cosa, Gianluca Biscalchin è un cocktail: “Nato a Roma, cresciuto a Firenze, laureato a Siena, da padre milanese di origine veneta. In più può vantare un nonno abruzzese e cugini mezzo svedesi, mezzo svizzeri”. Poi è “il primo illustro-giornalista gastronomico d’Italia” perché, in un’epoca dove tutti si spacciano per fotografi ma non tutti sanno che il diaframma non è solo un anticoncezionale, lui non fotografa, disegna. E’ il nipote dell’Arcimboldo e se lo è, sembra sia anche un po’ merito e un po’ colpa mia perché per primo lo avrei “incoraggiato a disegnare le cose gastronomiche”. Non ci voleva però molto a capire che Gianluca aveva in sé il dono di potersi esprimere per figure senza che uno rimpiangesse le parole e le foto.
La copertina del libro: 22 euro, 144 pagine Tutto questo ricordato perché, dopo avere illustrato siti, blog e libri, ha scritto per Mondadori un libro scanzonato, che va però preso molto sul serio: Pret-à-gourmet, “come diventare un vero gourmet a prova di gaffe”. E lo spiega uno che da poco ha deciso di passare grossa parte del suo tempo anche dall’altra parte rispetto a quella linea invisibile ma reale che separa clienti e titolari di un locale. Con tre soci, ha aperto un locale in via Vigevano a Milano chiamandolo Taglio perché c’è anche un angolo salumeria dove si affetta di tutto un po’.
La copertina del libro: 22 euro, 144 pagine
Ed è lì che ha presentato il libro, mia la prefazione che si chiude con un riferimento al “Bon ton a tavola”, a pagina 107. Il primo punto sembra che Gianluca l’abbia scritto pensando al sottoscritto: “Non mettere il tovagliolo al collo”. Lo faccio regolarmente per non macchiarmi. Lo vorrei ricordare a lui e a tutti, però ho torto. Dovrei imparare a mangiare e a bere senza sbrodolarmi ma è un po’ come scalare un 8mila.
L'autore Gianluca Biscalchin, 44 anni
E ora che tocca a lui prendere le comande e per fortuna il taglio non è un locale per chi ha fretta. Passo felpato e sguardo sornione, un po’ tutti lì del resto, Bisca – cosi lo chiama chi lo conosce un minimo – segna le ordinazioni disegnando e finendo con il rallentare il flusso tra cucina e sala, sempre che a chi è lì interessi perché il bello del Taglio è l’aria rilassata e vacanziera anche alle 8 di ogni mattino meneghino.
Sarà questo il tatuaggio del Bisca?
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi