12-01-2013
In occasione della presentazione, nel 2010 a Milano, della prima Cuvée Annamaria Clementi in versione rosé, il titolare della Ca’ del Bosco in Franciacorta, Maurizio Zanella, riunì le tre donne-chef illuminate in Italia dalle tre stelle Michelin. Da sinistra verso destra: Luisa Valazza del Sorriso a Soriso (Novara), Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova), Annamaria Clementi, madre di Maurizio, in nero con sciarpa rosa, e Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri a Firenze
Tre libri per ricordare a tutti che le donne non sono solo veline piuttosto che mogli che vivono nell’ombra di un marito che le fa idealmente camminare due metri indietro. Uno è però pressoché introvabile. Io stesso ho avuto una botta di fortuna. L’ho visto su un tavolo di un locale e l’ho chiesto in dono per la mia libreria. Risale a 24 anni fa, al 1989 quando a Milano Acanthus editò la fatica che Elio Chiodi dedicò a grandi cuoche italiane (di nascita o di adozione): Quando lo chef è donna, sottotitolo “Ritratti e ricette di 21 ristoratrici italiane”.
Nadia Moroni, la Nadia del Luogo di Aimo e Nadia a Milano in uno scatto degli Anni Ottanta
A leggerli, soprattutto i primi due, si ha la conferma di quanto la donna sia in fondo assente a livello di prima fila o presente in maniera marginale, percentuali a una cifra. L’uomo primeggia e fa il pavone prendendosi anche meriti che apparterrebbero alla coppia, la donna sgobba nelle retrovie o sorride in sala o è angelo di un focolare che non è solo quello di casa. Ventun nomi Chiodi, venti la Granello e anche se sono il frutto di scelte di merito, non è che hanno dovuto comparare centinaia, migliaia di nomi come invece sarebbe a livello di colleghi uomini. Mosche bianche, tant’è vero che, per dirne una, esistono associazioni come le Donne del Vino per celebrare le migliori e levarle da mortificanti coni d’ombra, ma non il corrispettivo maschile.
Nadia Santini, chef al Pescatore a Canneto sull'Oglio (Mantova). Lo scatto risale a trent'anni fa
Le donne della Granello invece non sono solo cuoche, anzi sono una minoranza, giusto tre ma stellari: Annie Feolde (Enoteca Pinchiorri a Firenze), Nadia Santini a Canneto (Mantova), Luisa Valazza a Soriso (Novara). Livia Iaccarino a Sant’Agata (Napoli) e Maida Mercuri a Milano invece sono regine della sala e della cantina. Santini e Valazza sono anche nel libro di Chiodi, segno di una classe che dura nel tempo.
Gabrielle Hamilton al Prune
Pubblicazioni e novità editoriali del pianeta gola
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi