26-04-2015
La copertina del nuovo, terzo, numero di Dispensa, 136 pagine, 21 euro (si acquista online qui)
“Sottobanco, poche lire” diceva il cartello fuori dalla salumeria del signor Villa in via Piolti de’Bianchi. Aimo Moroni è arrivato a Milano dalla Toscana nel 1946, a soli 13 anni. «È andato a Milano a guadagnarsi il pane», diceva il padre agli amici. I tedeschi in ritirata avevano lasciato le campagne attorno a Pescia prive di cibo, Aimo era stato costretto a partire: primo lavoretto come garzone in un ristorante in piazza Mercanti, il Carminati, con l’amico d’infanzia Gialindo. Sempre divorati dalla fame, con gli spiccioli che riuscivano a mettere insieme, andavano dal salumiere a prendere sottobanco gli scarti: la prima fettina del salame ossidato, l’osso del prosciutto diviso in due, il midollo, il peperone scartato, con 20 lire portavano a casa quattro etti di cibo. Sono veramente commoventi i racconti milanesi di Aimo Moroni che Gabriele Zanatta ha raccolto per Dispensa, la bookzine diretta da Martina Liverani, che nel terzo numero da poco edito raccoglie luoghi, persone e cibi in un viaggio per l’Italia che fa eco al Grand Tour che intraprese Goethe nel 1786.
L'illustrazione di Gianluca Biscalchin che accompagna il suo pezzo
Davide Oldani, in questa foto di Marco Vairoli, è Chef Ambassador di Expo: «È importante riscoprire da dove veniamo, e veniamo dal prodotto puro. il prodotto è puro solo se il contadino ha lavorato bene, e se il contadino lavora bene l'intero sistema è integro: per me questo è il senso profondo dello slogan di Expo Milano 2015, nutrire il pianeta»
Pubblicazioni e novità editoriali del pianeta gola
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Veneziana d’adozione, materana per amore, è laureata in storia medievale e su tutto ama fare due cose: leggere e mangiare bene. Ha lavorato per anni in una casa editrice, ora lavora nell'ufficio stampa di Identità Golose e non potrebbe essere più felice