16-02-2016
Una foto di qualche anno addietro di Aurora Baglieri, figlia di Marco e scomparsa due mesi fa per un male incurabile. Il papà, chef del ristorante Il Crocifisso di Noto, vuole ricordarla con un memorial che riunirà in più grandi chef siciliani il 17 aprile prossimo, giorno del compleanno della piccola
Sono passati due mesi da quando mia figlia Aurora ha perso la sua battaglia contro la leucemia, lasciandomi dentro un dolore sproporzionato e un grande senso di sconforto… Ma Aurora era molto orgogliosa del mio lavoro e per questo ho deciso di rimettermi subito ai fornelli, per continuare a far brillare la sua luce nella mia cucina, come ha fatto lei durante la sua breve vita, portando con sé sempre splendore e serenità, rispecchiando in pieno il significato stesso del suo nome…
Marco Baglieri con Ciccio Sultano
Ancora una volta, i miei colleghi mi hanno dato prova di grande solidarietà e partecipazione. In tanti, infatti, si sono offerti per aiutarmi a organizzare l’evento, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore di due associazioni Onlus, I delfini di Lucia di Noto” e l'Agal di Pavia, che si impegnano a offrire ai bambini colpiti da malattie oncoematologiche e alle loro famiglie un aiuto concreto per affrontare meglio la difficile e dura esperienza della malattia e a fornire un alloggio soprattutto a chi non è in grado di supportare un non indifferente dispendio economico. Questo è un gesto che sono certo Aurora apprezzerà, per la predisposizione naturale che aveva ad aiutare gli altri...
Alcuni dei protagonisti dell'evento del prossimo 17 aprile: da sinistra in alto, in senso orario, Pietro D'Agostino, Pino Cuttaia, Tony Lo Coco, Claudio Ruta, Corrado Assenza e Vincenzo Candiano
Così Aurora era stata salutata dal fratellino Federico
Il mio desiderio è quello di realizzare una vera e propria festa di compleanno, come se lei fosse con noi, dove tutti dovranno divertirsi, “regalandole” in questo modo qualcosa che la ricorderà in maniera indelebile. La luce di Aurora ancora una volta ha brillato, riuscendo a riunire in sua memoria l’intera Sicilia enogastronomica. Chef, cantine e produttori hanno risposto alla mia richiesta, mettendo in moto una vera e propria macchina di solidarietà, confermando la grandezza della nostra terra e dimostrando che insieme tutto è possibile, anche realizzare, senza chiedere niente in cambio, una delle feste più belle, che, auspico, si ripeterà ogni anno per ricordare la mia Aurora… la sua luce.
Uomini che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
a cura di
Classe 1971, è chef del ristorante Il Crocifisso di Noto (Sr). Dice: «La mia è una cucina essenzialmente siciliana, in cui la componente visiva che da ciascun piatto emerge ha un ruolo decisivo»