20-07-2018

Che bello fermarsi a Eboli per le ricche bontà della Camionista

Afa, rocce, blu terso, campi e bufale. Accade meno spesso nella vita, ma questa volta so dove voglio andare a parare. Destinazione A’ Camionista, trattoria al 42 di via San Vito Martire, uscita autostradale di riferimento quella di Eboli in provincia di Salerno. Perché alle volte ne hai bisogno: bisogno di quel mangiare confortante, accomodante; quel mangiare ‘meglio mettere il vestito svasato’ o ‘il camicione lungo per sbottonare I jeans all’occorrenza’?.

Ma A’ Camionista ha pure qualcosa in più. Ha Rosario, un ragazzo tutto pane, umiltà e candore. Lui è il figlio della Camionista. Viaggia lontano oggi, ma i suoi colleghi colmano la sua assenza (ma sarebbe stato bello conoscerlo). Seduti ai tavoli, comodi e accomodanti. Ha Enza, braccia forti, dolcezza. Mi racconta che fuma tanto e alla sera il suo posto lo ricopre la figlia. Ha Simone. Origine di Fabriano nelle Marche. Segni particolari: mangia 700 grammi di pasta al giorno e si preoccupa perché non ingrassa. E, sì, davanti ai miei occhi, anche dopo la scorpacciata di tortellini alla boscaiola dispensa sorrisi. Era stanco «ma al sorriso non si rinuncia mai» dice.

E se questo ancora non ti sazia, puoi rimediare con una ricca zuppa di pesce. Quella che ho gustato era con gallinella, tonno, pesce spada, gamberoni e cozze, ottima. Il sauté, le frittelle di fiori di zucchine o come dicono qui ‘e pizzelle chi ciurilli’ prima ancora di ordinare. E, ancora, gli scialatielli con fasolari, cannolicchi, pomodorini e un guazzetto di emozioni.

Metteteci anche Enza che vi lascia due bocconcini del caseificio Altieri, una fetta di anguria dolce, fresca per spezzare l’afa. Arriva il caffè ed è ristretto, in vetro. Touché. Forse un po’ tutti dovremmo fermarci a Eboli. Questa volta non mi è servito andare oltre. Per info e prenotazioni chiamare Rosario 328-2356151 oppure Antonella 346.2711388.


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a cura di

Marialuisa Iannuzzi

Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre.  Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.