14-02-2018

Doc Montepulciano d’Abruzzo, la festa per i 50 anni e i nostri assaggi

Sono iniziati a Milano, con un banco di assaggio di 44 produttori e oltre 90 etichette organizzato dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo in collaborazione con Ais Milano presso il Westin Palace Hotel di piazza Repubblica, i festeggiamenti per i cinquant’anni della Doc Montepulciano d’Abruzzo, che da sola rappresenta oltre l’80% dei vini a denominazione prodotti nel territorio abruzzese e si colloca tra i primi tre vini Doc per riguarda la produzione sull’intero territorio nazionale.

Una denominazione che attraverso l’omonimo vitigno autoctono e a partire soprattutto dall’ultimo ventennio è arrivata a esprimere non solo primati meramente quantitativi, ma anche interessanti eccellenze qualitative, come si è potuto ben riscontrare nel contestuale seminario - introdotto dal presidente del Consorzio Valentino Di Campli e condotto da Luisito Perazzo, Miglior Sommelier d’Italia nel 2005 - durante il quale sono state degustate e commentate otto etichette di altrettanti produttori di Montepulciano d’Abruzzo, rappresentative di zone ed altitudini differenti e di annate che dal 2016 sono risalite fino al 1987.

Dagli otto approfondimenti - tra i quali abbiamo particolarmente apprezzato la Riserva San Clemente 2010 di Zaccagnini e il Bosco 1987 di Bosco Nestore - è chiaramente emerso quanto caratterizzanti possano essere le diversità espressive delle singole realtà territoriali di produzione (in una Doc come quella del Montepulciano d’Abruzzo che interessa l’intera regione) e quanto notevole sia il potenziale di invecchiamento dei vini ottenuti da questo vitigno che può ormai essere considerato a ragione tra i più classici e rappresentativi d’Italia.


News

a cura di

Luca Torretta

Millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktails, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare. Instagram luca.torretta