10-11-2017

La nuova cantina di Duca di Salaparuta

Inaugurata qualche giorno fa la rinnovata struttura, a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dopo alcuni anni di chiusura al pubblico

Sono tanti e completamente rinnovati gli spazi che l’azienda vinicola Duca di Salaparuta a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dopo alcuni anni di chiusura, ha riaperto al pubblico dallo scorso 25 ottobre: un’avanguardistica cantina con annessa bottaia, una moderna sala da degustazione, un wine-shop e una sala eventi bianca e chic con ampie vetrate vista mare. La nuova struttura nasce con l’intento di far vivere all’ospite un’esperienza multisensoriale tra profumi, immagini e colori, rafforzare il legame con il territorio e, non ultimo, di rappresentare fisicamente il forte legame dell’azienda tra modernità e importante tradizione vitivinicola.

Di fatto, l’operazione di ristrutturazione conferma ampiamente la capacità e la volontà del Gruppo Duca di Salaparuta, di proprietà della Illva Saronno Holding, di proiettare al futuro un brand con quasi due secoli di storia, nato nel 1824 quando Giuseppe Alliata, Principe di Villafranca, Principe del Sacro Romano Impero, Grande di Spagna e Duca di Salaparuta, appassionato di vino, decide di vinificare in proprio le uve provenienti dai suoi possedimenti a Casteldaccia e di produrre un vino elegante, alla francese, ben diverso dallo stile dei vini siciliani dell’epoca: nascono così Corvo Bianco e Corvo Rosso, primi vini ad essere imbottigliati in Sicilia.

Nel 2001 il marchio Duca di Salaparuta e Corvo sono stati acquisiti dalla famiglia Reina, che, già proprietaria dell’azienda Florio, ha riunito i tre marchi nel Gruppo Duca di Salaparuta, primo gruppo vitivinicolo privato dell’Isola.


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a cura di

Davide Visiello

classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016