09-09-2011

Attorno all'olio con i Fratelli Aprile

Tra le antiche cultivar della Sicilia sudorientale, con le tecniche di produzione più avanzate

Gli ulivi nella riserva naturale della Valle dell

Gli ulivi nella riserva naturale della Valle dell’Irminio in provincia di Ragusa, terra dei Fratelli Aprile, azienda produttrice d'olio a Scicli, +39.0932.833828

Se siete frequentatori abituali di appuntamenti e rassegne gastronomiche (a cominciare dal congresso milanese di Identità Golose) probabilmente vi sarà già capitato di incontrare i fratelli Aprile - Daniele e Roberto - e i loro oli. Gli Aprile non sono solo un concentrato di simpatia e calore 100% siculi, ma anche un insolito caso di imprenditori agricoli che hanno compreso quanto l’attaccamento alla tradizione e al territorio, l’attenzione alla qualità e l’alta cucina contemporanea possano andare di pari passo, cosi come una comunicazione moderna ed efficace. In questo caso, confezioni curate e un sito internet ben fatto non sono solo di facciata ma corrispondono ad altrettanta cura per il prodotto, da cui parte tutto, e la partecipazione agli eventi non è sintomo di presenzialismo, ma del giusto peso dato a quello che è lo scopo principale dell’olio extravergine – esaltare i sapori dei piatti – e alla sua imprescindibile sinergia con la gastronomia.

Nello stesso tempo, il legame con la tradizione di famiglia e con il territorio degli Iblei – più precisamente la Valle dell’Irminio, splendida riserva naturale lungo il corso del maggiore fiume del Ragusano, tra Scicli e il mare – è rimasto saldo. I due fratelli hanno deciso di partire proprio dal patrimonio agricolo della Sicilia sud orientale e dall’esperienza accumulata di generazione in generazione, nel loro percorso verso la qualità. Così, per i loro oli usano un modernissimo frantoio di proprietà e le più avanzate tecniche di lavorazione e produzione, ma puntano soprattutto sull’esaltazione delle due pregiate e antiche cultivar autoctone: la Cetrale, come viene chiamata qui la profumata Tonda Iblea – varietà da olio e da tavola che ha segnato il grande successo dell’olio siciliano negli ultimi anni – e la delicata Biancolilla.

 Daniele e Roberto Aprile durante la raccolta delle olive

 Daniele e Roberto Aprile durante la raccolta delle olive

Le olive vengono raccolte a mano quando raggiungono il giusto grado di maturazione, cioè quando iniziano appena a scurirsi, e vengono lavorate separatamente nel frantoio aziendale entro poche ore. Inizialmente infatti Daniele e Roberto avevano deciso di produrre solo oli monocultivar, proprio per esaltare le differenze tra le due varietà. Così sono nati i due armonici e delicati monovarietali di Biancolilla, il 274°, (che sta per il 274°giorno dell’anno nel calendario gregoriano, cioè il 1 ottobre, giorno in cui tradizionalmente comincia la raccolta delle olive) e l’Agathae, e lo splendido Valle dell’Irminio, monocultivar di Cetrale: dal fruttato mediamente intenso ma piacevolmente complesso, spicca per il suo aroma in cui tornano fresche note erbacee e fruttate, dalla mela all’agrume; all’assaggio risulta pulito ed elegante, con un bel finale persistente di mandorla e un piccante che domina lievemente sull’amaro. Perfetto per insaporire una catalana di crostacei, ma anche i golosi dolci a base di ricotta tipici di queste parti.
Visto che però i fratelli Aprile non amano riposare sugli allori, negli anni sono nati anche il Sésto (unico blend aziendale, dove le due varietà si sposano in piena armonia e complementarietà, con note di carciofo e pomodoro) e l’Incanto, una selezione limitata di olive di Cetrale lavorate con particolare cura la cui bottiglia è impreziosita dall’etichetta realizzata dal Maestro Franco Polizzi, esponente del Gruppo di Scicli, che raffigura un tipico angolo di campagna iblea dominato dall’olivo.

 L'opera di Corrado Iozzia

 L'opera di Corrado Iozzia

L’attaccamento di Daniele e Roberto per la terra iblea e la sua cultura è testimoniato anche dall’ultima avventura intrapresa: hanno “adottato” gli olivi che crescono intorno alla piccola chiesa rupestre di Santo Spirito, sulla cima del colle di San Matteo. Poco distante dal centro antico di Scicli, la chiesa, abbandonata da anni, è stata recuperata nel 2010 dal Gruppo Asterisco, 15 artisti emergenti locali che hanno deciso di prendersene cura. Ora, dai suoi olivi verrà realizzato un olio in edizione limitata - l’Olio di Santo Spirito, appunto – che avrà ogni anno un’etichetta artistica scelta con un concorso. Per il 2011 è stata selezionata l’originale opera di Corrado Iozzia, che riproduce un’impronta digitale “in verde” che sottolinea lo stretto rapporto tra la natura, il lavoro umano e l’olio. Un’immagine che, proprio come gli oli dei fratelli Aprile, “lascia il segno”.


Fratelli Aprile
contrada S. Agata
97018 Scicli (Ragusa)
t. +39.0932.833828


Frantoio Squadrilli

Tematiche e identità legate all'olio extravergine d'oliva, raccontate da Luciana Squadrilli

a cura di

Luciana Squadrilli

giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere

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