19-04-2015

Alla ricerca dello Skrei / 2

Le isole Lofoten, tra gennaio e aprile, sono il luogo dove si pesca questo straordinario e unico pesce

Le isole Lofoten non sono solamente un luogo magic

Le isole Lofoten non sono solamente un luogo magico, caratterizzato da panorami intensi e romantici. Ma sono anche il centro della pesca del merluzzo in Norvegia, dopo la Cina la più importante del mondo per quantità

(continua dalla prima parte)

Un viaggio alle isole Lofoten, in Norvegia nel Circolo Polare Artico, e’ un’esperienza quasi mistica in tutte le stagioni, per la bellezza primitiva delle montagne, per il territorio maestoso e, nella stagione giusta, soprattutto per incontrare sua maestà il merluzzo.

Questo significa giungere alle Lofoten nella stagione invernale o, quantomeno verso l’inizio della primavera. Diciamo da gennaio ad aprile, che e’ il periodo ideale per assaporare lo Skrei (la qualita’ di merluzzo fresco migliore)e per vivere le fasi cruciali della pesca, della lavorazione e della selezione dei merluzzi piu’ pregiati.

Lo chef Marco Martini alle prese con lo Skrei

Lo chef Marco Martini alle prese con lo Skrei

Quest’anno a farci compagnia in un viaggio divertente e illuminante sono stati due compagni di eccezione, i cuochi stellati Marco Martini della Stazione di Posta a Roma e Paolo Barrale dell’avellinese Marennà. Due guasconi (il secondo poi e’ anche ambasciatore del merluzzo in Italia) che hanno vivacizzato la visita in uno degli stabilimenti nei quali avviene l’intero processo di lavorazione, dall’arrivo delle barche, cariche del pescato, sino al mitico taglio delle lingue da parte dei bambini norvegesi.

Con l’uscita in barca, purtroppo infruttuosa, nell’idea di pescare un bel merluzzo, ma che ha permesso di osservare da vicino la frastagliata e selvaggia costa delle isole Lofoten. In mezzo c’e’ stato anche il tempo per scoprire l’importanza del merluzzo nella storia della Norvegia, il ruolo di primo piano di Norge, agenzia a carattere statale che, di fatto, raccoglie la produzione nazionale (che non va dimenticato nel mondo è seconda solo a quella della Cina per quantità) e le qualita’ del prodotto, ricco di Omega 3, anche quando, magari, si fa un po’ di fatica ad emozionarsi di fronte a un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo!

A casa di Roy Magne Berglund a Ballstad

A casa di Roy Magne Berglund a Ballstad

Ma il viaggio nordico e’ stato anche un simpatico approccio alla cultura locale, alle tradizioni e alla vita quotidiana delle popolazioni locali. Grazie soprattutto alla splendida occasione di cenare a casa di un cuoco bravo e simpatico come Roy Magne Berglund (solitamente al posto di comando nel suo ristorante Du Verden a Svolvaer), che nella sua casa di Ballstad ha organizzato una intima degustazione per i partecipanti al tour.

Una serata che, in qualche modo, tra uno stile un po’ francese di cucina e molti prodotti nordici ha vissuto i suoi momenti clou nel vivace scambio di opinioni proprio tra i cuochi italiani e il possente chef vichingo che ha coinvolto la moglie (ma soprattutto la brillante figlia Sofie di pochi anni di età) in una spontanea animazione capace di attirare l’attenzione di tutti i presenti.

2. fine


Spotti e mangiati

Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

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