03-09-2013

Nel cottage di Anita

A Copenhagen, un'interessante sosta bucolica di concept nordico mosso da mano femminile

Anita Klemensen, cuoca originaria dello Jutland or

Anita Klemensen, cuoca originaria dello Jutland ora in sella al Den Røde Cottage di Klampenborg, nei dintorni di Copenhagen in Danimarca, telefono +45.39904614, 1 stella Michelin (foto politiken.dk)

Giubbotto in pelle, capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e piglio deciso. Al primo impatto ci viene qualche dubbio che Anita Klemensen sia effettivamente una cuoca, tra l’altro fresca della stella Michelin conquistata lo scorso anno. L’impressione è più quella della giovane amazzone pronta a salire in sella a una Harley-Davidson e a sfrecciare tra le strade della capitale danese.

Il suo ristorante si raggiunge comodamente dal centro di Copenhagen con un viaggio sulla metropolitana urbana che parte dal centro città. Si arriva alla fermata Klampenborg, si percorre mezzo chilometro a piedi e si incrocia un cottage giallo, il Den Gule Cottage. Questo non è il ristorante vero e proprio, ma un simpatico bistrò-caffetteria, sempre di proprietà di Anita e del suo socio, il cuoco Lars Thomsen, e si trova ai margini di un parco nel quale ci si deve addentrare per raggiungere il cottage rosso (Den Røde Cottage, appunto) che è il ristorante gourmet. La location è di quelle indimenticabili, per una sosta bucolica e rilassante (o romantica se siete in buona compagnia) circondati dalla natura e allietati da una cucina di chiara matrice femminile, dal concept nordico nell’impostazione e con una predilezione per le affumicature, che spiccano nel menu almeno quanto i dolci, vera passione della cuoca originaria dello Jutland.

Anita e il cuoco Lars Thomsen

Anita e il cuoco Lars Thomsen

I due cottage hanno aperto nel 2010, in contemporanea, dopo il lungo girovagare di Anita Klemensen iniziato nel 1998 a Søllered Kro, come pastry chef e proseguito dal 2002 prima al Commander (un ristorante ora chiuso, ma anche il primo ad avere 2 stelle in Danimarca) e poi al First on the Right, che si trovava in città dalle parti della piazza Kongens Nytorv. Il cottage rosso ha 28 coperti è aperto solo a cena e offre anche una piccola saletta per private dining al piano superiore.

La cucina è, come accade spesso a queste latitudini, rappresentata in un unico menu con otto portate ed evidenzia chiaramente lo stretto contatto con i prodotti locali e della terra. Due farmers riforniscono Anita di erbe, carote, patate e fragole, mentre i funghi basta cercarli nel bosco che circonda il cottage. Pur non avendo la cuoca l’integralismo di altri suoi colleghi nordici. Qui si utilizzano i migliori prodotti, anche se arrivano da lontano e il chilometro zero, in sostanza, esiste fino a un certo punto, come ricorda bene la Tartare di aragosta danese, che nel piatto incontra i capperi. Il menu mette poi in fila sensazioni e delicatezze capaci di mescolare con eleganza sapori nordici e gusto estetico non comune.

Chocolate, chocolate, chocolate

Chocolate, chocolate, chocolate

Non c’è da stupirsi che quest’anno Anita sia stata invitata al Festival Bernard Loiseau alle Mauritius, evento molto francese ma con ospiti cuochi internazionali. Se invece passate da queste parti non perdetevi uno dei signature dish della casa, il dolce Chocolate Chocolate Chocolate che la cuoca ha sempre portato con sè nei ristoranti che ha frequentato. Den Rode Cottage è chiuso nei mesi di gennaio e febbraio.


Spotti e mangiati

Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

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