12-05-2013

Valtellina Chic

L'associazione Charming Italian Chef e una cena al Masanti's col meglio dei cuochi valligiani

Le Tagliatelle di seppia Porto Santo Spirito (impa

Le Tagliatelle di seppia Porto Santo Spirito (impanate ma non cotte) con crema di limoni, finocchi e nero di seppia del cuoco napoletano Antonio Borruso del Gimmy’s, al Passo dell’Aprica (Sondrio), +39.0342.747048, un piatto nel menu della cena dei cuochi valtellinesi dell'associazione Chic, Charming Italian Chef

L’associazione Charming Italian Chef (Chic) si è riunita per il suo congresso annuale nelle giornate di domenica 5 e lunedì 6 maggio in quel di Colico, alla porta d’accesso, situata in fondo al lago di Como, che conduce verso la Valtellina. E che non a caso è stata l’assoluta protagonista della due giorni, con mattatore il padrone di casa Stefano Masanti che ha avuto modo di presentare nel migliore dei modi il suo nuovo (ha aperto a inizio anno) Masanti’s, la versione lacustre del Cantinone di Madesimo. Che rimane comunque il locale madre cui fare riferimento.

Marco Sacco del Piccolo Lago di Mergozzo (Verbania), presidente di Chic

Marco Sacco del Piccolo Lago di Mergozzo (Verbania), presidente di Chic

Nell’ambiente balneare del Seven Park Hotel, dove è ospitato il ristorante, si è svolta domenica una cena di gala con i piatti proposti dagli Chic chefs della vallata, cui si sono aggiunti per l’occasione Mauro Elli del Cantuccio di Albavilla, +39.031.628736 e l’”intruso” (non fa parte dell’associazione ma è pur sempre uno stellato storico) Andrea Tonola del Lanterna Verde di Villa di Chiavenna. Nonostante la prima giornata sia trascorsa con un tempo da lupi, il vento che sibilava penetrando nelle ossa e le nuvole basse a rendere questo angolo di Lombardia un po’ ostile e più vicino a un angolo di Transilvania, la serata ha avuto dei momenti di grande interesse grazie soprattutto ai piatti che sono stati presentati ai tavoli.

E l’unico liquido rosso versato a fiumi non è stato certo quello preferito dal conte Dracula, ma quello più appetibile del nebbiolo locale. I piatti poi hanno riservano grandi sorprese: dalle fotogeniche Tagliatelle di seppia Porto Santo Spirito impanate ma non cotte, con crema di limoni, finocchi e nero di seppia (dell’emergente napoletano Antonio Borruso del Gimmy’s, al Passo dell’Aprica), all’inusuale accostamento proposto dal padrone di casa nei Gamberi con capra madesimina. Un piatto quest’ultimo di carattere e con contrasti davvero inusuali al palato.

La location del Masanti's mel Seven Park Hotel di Colico (Sondrio), il nuovo locale di Stefano Masanti, +39.0341.1653003

La location del Masanti's mel Seven Park Hotel di Colico (Sondrio), il nuovo locale di Stefano Masanti, +39.0341.1653003

Anche se una nota di merito va data allo squisito e tenerissimo Coniglio in due cotture con foie gras Rougiè di Mattias Peri, del ristorante Chalet Mattias di Livigno. D’altro canto, che la serata avrebbe avuto successo era già stato decretato in qualche modo dalla presenza, all’aperitivo, di una generosa quantità di ostriche Cadoret, a mettere tutti di buon umore. Detto questo, e ricordato che erano presenti per l’occasione alcuni validi esponenti dell’enologia valtellinese (i simpatici e giovani produttori di Dirupi, tra gli altri), con bottiglie di pregio quali il Superiore Sassella di Terrazzi Alti, il “Pietrisco” di Boffalora e lo Sforzato Albareda di Mamete Prevostini, la due giorni ha avuto poi nella trasferta a Gerola Alta per osservare da vicino il mitico Bitto Storico di Ciapparelli uno dei suoi momenti clou.

Infine, dopo un pranzo, lunedì, sempre da Stefano Masanti e vicino ai sapori della tradizione valligiana con Pizzoccheri e Sciatt a farla da padrone, liberi tutti. Con piena soddisfazione del presidente Marco Sacco (del Piccolo Lago di Verbania) e di qualche cuoco extra regionale apparso all’incontro. Da Luca Collami di Baldin (a Genova Sestri) a Riccardo Agostini del Piastrino di Pennabilli.


Spotti e mangiati

Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

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