Aperto a metà maggio in una zona un po' defilata di Trastevere, il locale di Antonio Ziantoni - la cui insegna rimanda alle prime tre lettere del cognome - è stato giustamente salutato come una delle più interessanti nuove aperture del panorama capitolino. Giovane ma con diverse esperienze importanti alle spalle, da Gordon Ramsay a George Blanc, lo chef-patron è approdato alla sua prima avventura in solitaria dopo diversi anni nelle cucine del Pagliaccio, con Anthony Genovese. A suo supporto può contare però sull'amico Christian Marasca, cuoco e pasticcere incontrato proprio al Pagliaccio, e sulla compagna Ida Proietti che accoglie gli ospiti in sala.
Insieme hanno messo su davvero un bel progetto, che nasce "in piccolo" - negli spazi, raffinati anche se non troppo formali, ma non ancora utilizzati appieno, e nei prezzi, davvero interessanti per la qualità proposta - ma che non ha paura di puntare in alto e pensare in grande. Tante cose sono ancora in divenire ma la cucina di Ziantoni ha già molto da dire, affiancando alla lezione di Genovese - tutta giocata sull'eleganza - un approccio di grande sostanza, terragno e molto legato al territorio e ai piccoli produttori locali.
Così in menu ci sono già dei piccoli "classici" imperdibili, come gli squisiti Panzerotti ripieni di galletto con pomodori arrosto e polvere di capperi e olive o l'Animella d’agnello con funghi cardoncelli e fonduta di pecorino, così come belle provocazioni come Ostrica e ostrica, a base di mollusco e pollo accompagnati da granita di rabarbaro e scalogno. Ma il divertimento è appena cominciato.
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giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere